martedì 3 agosto 2010

La letteratura non è un mestiere, è una maledizione

"..La letteratura non è un mestiere, è una maledizione - tanto perché lo si sappia. E quando comincia a diventare percepibile, questa maledizione? Presto, spaventosamente presto. A un'età in cui ancora si dovrebbe vivere tranquillamente, in pace e d'accordo con dio e col mondo. [...] Conoscevo un attore di genio che come uomo era costretto a lottare con una malsana timidezza e insicurezza. Il suo eccessivo sentimento dell'io, congiunto alla mancanza di un ruolo, del compito di rappresentare, produceva questo risultato, in un artista perfetto che era insieme un povero diavolo... Un artista, un artista vero, non uno che esercita la professione liberale dell'arte, ma proprio un artista predestinato e dannato, lei, con uno sguardo anche poco penetrante, lo riconosce anche in mezzo a una massa di gente. Il sentimento della separazione, del non far parte, del venire riconosciuto e osservato: nella sua faccia c'è qualcosa di regale e di imbarazzato..."
Tonio Kroger, Thomas Mann

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